L’ennesimo appuntamento importante per Sicilcanapa si è appena concluso: tre intensi giorni al Cambiovita, la fiera del sano vivere che si è svolta al Centro Etnafiere, a pochi chilometri da Catania, il 12, 13 e 14 maggio scorsi. Le aspettative erano tante sin dalle attività preliminari di preparazione: la canapa rappresenta per molti ancora un tabù e questa vetrina diventava così per l’azienda un’opportunità irresistibile per contrastare la disinformazione e il pregiudizio sterile che ruota attorno ad essa.
Molti vengono attirati dal nostro pane fresco fatto con farina di canapa o ci chiedono di provare il latte di canapa appena fatto con acqua e semi decorticati, si avvicinano interessati per testare il gusto della canapa, così come si farebbe con qualsiasi altro alimento benefico; altri, sicuramente una minoranza, passano davanti allo stand e leggendo “Biocanapa” accelerano il passo e si guardano bene attorno come se si rischiasse di essere colti il flagranza di reato. Ai primi, ma soprattutto a questi ultimi, l’azienda si è rivolta per spiegare chi è (www.sicilcanapa.it/it/azienda) o per dimostrare le potenzialità della canapa a tavola, o ancora informare su quanto integrare la canapa nell’alimentazione quotidiana sia fonte di benessere, per l’apporto di valori nutrizionali senza eguali, come proteine vegetali, acidi grassi polinsaturi Omega 3 e Omega 6, vitamine e minerali.
Ma lo stile di vita non è solo una questione alimentare fine a se stessa. L’obiettivo di Sicilcanapa va oltre la commercializzazione di prodotti a base di canapa; l’attività commerciale infatti rimane il mezzo tramite cui insinuare una domanda che scaturisca e incentivi un dibattito, che sia innanzitutto culturale. A questo puntava il convegno “Canapa: gusto e salute” di domenica, che ha contato una partecipazione considerevole, a dimostrazione del fatto che da MaLaCanapa?, prima fiera internazionale sulla canapa del 2015, qualcosa si è mosso.
Anche se la strada da fare è ancora tortuosa, una kermesse come Cambiovita restituisce le energie e l’entusiasmo per continuare a percorrerla.
Eleonora Carbone